EVENTO RIMANDATO A DATA DA DEFINIRE
Anteprima in forma concertistica di un musical originale che narra, in chiave rap, gli eventi rivoluzionari immediatamente precedenti l’unità nazionale e i primi anni del neonato Regno d’Italia.
Con una narrativa fortemente incentrata sule canzoni, lo spettacolo unisce storia e arte in un viaggio musicale che condensa anni fondamentali per la storia del nostro paese. Lo stile musicale, un ibrido tra rap e influenze teatrali, rende l'opera particolarmente adatta per coinvolgere un pubblico giovane.
Ogni brano racconta gli episodi storici chiave e mira a catturare l'essenza delle tensioni, degli ideali e delle personalità che hanno plasmato la Nazione.
I Mille non è solo un ritratto storico, ma una proposta artistica che invita a riflettere sulle voci non udite e sugli ideali dimenticati che hanno contribuito a definire l'identità italiana, attribuendo particolare rilievo alla figura di Rosalie Montmasson, moglie di Francesco Crispi e, probabilmente, unica donna a partecipare alla spedizione.
Lo spettacolo comprenderà, nella sua versione integrale, 18 brani che si discostano notevolmente dall’estetica del musical classico, rappresentando un unicum nel panorama teatrale italiano. La libertà metrica e ritmica che caratterizza il linguaggio rap ha permesso di arricchire il tradizionale stile recitativo di un tono più fresco e coinvolgente, aderente alle aspettative delle nuove generazioni e adeguato a trasmettere la densità di informazioni e eventi in modo sintetico e accattivante.
Per completezza di informazione, si riepiloga di seguito l'intero arco storico delle vicende narrate nel musical, che l'anteprima in forma concertistica narrerà tramite una selezione dei brani salienti intercalata da brevissime narrazioni storiche.
La vicenda narrata nel primo atto si concentra sul breve periodo che va dalla partenza della spedizione (maggio 1860) fino alla presa di Palermo, soffermandosi su alcuni episodi avventurosi che vengono accuratamente inquadrati nella cornice politica contemporanea. Tra i componenti della spedizione spiccano, accanto al Generale Garibaldi, le figure di Francesco Crispi e di sua moglie, Rosalie Montmasson, entusiasti animatori dell’impresa. La complessità del quadro politico viene invece rispecchiato nelle schermaglie che intervengono tra un ambiguo re (Vittorio Emanuele) e il suo ansioso primo ministro, preoccupato dai delicati equilibri europei e dallo spirito rivoluzionario dei Mille, Camillo Benso Conte di Cavour. Il suo inviato Giuseppe La Farina, vera spina nel fianco per il prodittatore della Sicilia Crispi, riesce a gettare discredito sul governo nell’isola mettendo a rischio la prosecuzione dell’impresa, che può proseguire sul continente solo grazie al colpo di scena a chiusura del primo atto.
Il secondo atto abbraccia il più ampio periodo che va dalle prime riunioni parlamentari dell’Italia Unita (1861), passando dallo scandalo di bigamia che colpisce Francesco Crispi durante i suoi anni da Ministro degli Interni (1878), per poi concludersi alle soglie del XX secolo. L’atto segue il neonato regno d’Italia, orfano di Cavour, misurarsi prima con la complicata questione dello spostamento della capitale, narrando alcuni degli eventi che ne conseguirono (fatti dell’Aspromonte, strage di Torino, la difficoltosa sistemazione a Firenze) e, successivamente, l’intricato evolversi della politica “romana”. Elemento centrale dell’atto è il trasformismo di Crispi, a cui fa da contraltare l’idealismo della moglie Rosalie Montmasson, incapace di abbandonare le idee rivoluzionarie per adattarsi al compromesso e, conseguentemente, cancellata dalla storia al pari di molti altri umili eroi che avevano partecipato all’impresa del 1860.
Produzione Magnoprog
Musiche e Testi di Claudio Corona, Simone Fisti e Michelangelo Zorzit.
Tastiere Emiliano Benassai
Batteria Richard Cocciarelli
Chitarra Daniele Vettori
Basso Michelangelo Zorzit
Voci soliste: Claudio Corona, Simone Fisti, Ivan Schiavina
Luci Nicola Magnini